Il passato non può essere più riscritto, ma ci sono episodi meno noti che ci fanno capire che, anche nei periodi più bui della storia, grandi uomini hanno saputo lasciare un messaggio ben diverso da quello dei potenti che li governavano. Così è avvenuto alle Olimpiadi del 1936 a Berlino, in quella Germania nazista che da lì a poco avrebbe scatenato l’Olocausto e provocato la Seconda Guerra Mondiale.
Il protagonista dei Giochi è James Cleveland Owens, detto Jesse, un ragazzo di 23 anni originario dell’Alabama, che in pochi giorni si aggiudica 4 medaglie d’oro (100, 200, 4×100 e salto in lungo). L’altro attore del nostro racconto è Karl Ludwig Long, soprannominato Luz, elemento di punta della nazionale tedesca di atletica leggera, anche lui in gara a Berlino ’36 e tra i favoriti per il titolo del lungo. La vittoria finale in pedana, come è già noto, va a Jesse Owens, ma pochi sanno come andarono veramente le cose.
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