Diciamoci la verità, non credevamo di arrivare fino a qui.
Ad inizio primavera abbiamo programmato la stagione a venire con la partecipazione al Gran Premio Fidalmilano, circuito provinciale di gare su pista, con l’unico obiettivo di ben figurare dopo l’ottimo inverno, ma, siccome l’appetito vien mangiando, ci siamo accorti strada facendo e risultati alla mano che saremmo potuti andare oltre, e a fine maggio le classifiche provinciali parlavano chiaro: quarti in provincia e qualificazione per la Finale Regionale dei Campionati di Società Ragazzi/e, con il dodicesimo punteggio in Lombardia su 18 società ammesse.
Risultato già di per sè importante, se si pensa che, a differenza del Campionato di Cross dove è fondamentale soprattutto la partecipazione di massa, qui contano le migliori prestazioni in ogni singola specialità che, in parole povere, vuol dire testa bassa e pedalare.
Premessa doverosa per fare capire meglio che quella di ieri a Cremona è stata una giornata grandiosa, un SETTIMO POSTO in Regione conquistato a suon di record personali e sociali che la dicono lunga sull’impegno dei nostri ragazzi.
Pur privi di alcune pedine importanti come Samuele Parma, Andrea Sambruna e Matteo Biroli (rispettivamente migliori prestazioni sui 60m, sui 1000m e nel salto in alto), siamo comunque scesi a Cremona con un gruppo affiatato e competitivo, trascinato da quella autentica forza della natura che risponde al nome di Alessandro Racco.
Spetta a lui il botto iniziale; scaglia per tre volte il peso da 2kg (che nelle sue mani sembra una pallina da tennis) oltre i 14 metri, con un secondo lancio a 14.94, due metri (!!!) oltre il proprio personale, che gli vale oro e record sociale per l’ennesima volta quest’anno, dando l’impressione di volersi godere con calma il traguardo dei 15 e passa metri.
In contemporanea Federico Panseri, cestista prestato all’atletica speriamo non solo per un giorno viste le potenzialità, passa l’1 e 28 nell’alto senza praticamente averlo mai provato e si piazza ad un ottimo decimo posto finale. Sulla pedana del lungo si difende bene Giacomo Papa; arrivato a Cremona con un recente personale di 4m che lo poneva nella prima metà dei partecipanti, chiude appena sotto la sua misura, ma le potenzialità per scavallare il muro dei 4m ci sono tutte.
Mattia Seveso è ragazzo eclettico e versatile, capace di correre ad alto livello dai 60 ai 1000 passando per il vortex. Qui gli toccano gli ostacoli dove sigla personale e record sociale (9.66) a soli 4 centesimi dal podio.
Il comparto velocisti vede anche al via, sui 60m senza barriere, Lorenzo Autiero e Dennis Bulgarelli. Appaiati ai blocchi di partenza, partono, corrono e arrivano praticamente insieme e sul filo di lana li separano due soli centesimi: 8.60 e 8.62 rispettivamente e personal best per entrambi. La caccia al record sociale è ufficialmente aperta.
Il pomeriggio è torrido e sulla pista lo è ancor di più, lo sanno bene i ragazzi del mezzofondo. Loro sono abituati alla fatica, ma con queste temperature è veramente dura, nonostante uno ‘spugnaggio’ improvvisato con una provvidenziale canna dell’acqua. Anwar Habboubi e Davide Caputo danno tutto e per entrambi è personale: 3.14.52 e 3.25.78 sotto il solleone.
Come da tradizione, le staffette chiudono il programma.
Le aspettiamo con un po’ di trepidazione, c’è sempre qualche imprevisto in agguato e, data come priorità quella di non perdere il testimone, andiamo al via.
Dennis è il primo frazionista: non c’è un motivo particolare per questa scelta, se non semplicemente che non vuole fare le altre.
La sua è una corsa liberatoria che cerca di scacciare dalla testa fantasmi e ansie da prestazione e, appena mollata la patata bollente ad Alessandro, rinasce.
Alessandro… Ale gli strappa il bastone dalle mani, abbassa la testa, incurva la schiena, punta Mattia in fondo al rettilineo e lo carica con il furore di un bisonte impazzito. Fatica a mettersi in moto, ma molto di più a fermarsi e Mattia, che lo sa bene e fisicamente è più o meno un terzo di Alessandro, parte come una fucilata più per paura di essere travolto che per fare la sua frazione di gara. Corre la curva in piega e il decalage diminuisce a vista d’occhio. Il cambio con Lorenzo è da manuale e lui si invola in quello che gli riesce meglio, una progressione irresistibile che lo porta all’arrivo spalla a spalla con l’avversario di turno. Ci fossero stati ancora 8/10 metri probabilmente l’avrebbe superato, ma la gara finisce lì, e alla fine li separano solo 6 centesimi: secondi in batteria e quinti in classifica finale con 53.04, ennesimo primato sociale della giornata.
Chiedo scusa a tutti per questo mappazzone tremendo e finisco con un doppio appello:
a) ragazzi, insistete coi vostri genitori per farvi mandare al raduno di Senigallia;
b) genitori, assecondate i vostri ragazzi e mandateli al raduno di Senigallia!
Ciao e grazie a tutti.
Alessandro
Grazie mille per l’impegno e la gioia con cui tutti voi vi prendete cura dei nostri ragazzi e li fate crescere non solo nel corpo ma anche nella mente…..Romina(ps.Giacomo quest’anno ci sarà a Senigallia con un pò di timore mammesco….solo mio! 😉
un grazie a tutti voi ragazzi e ai vostri allenatori che vi seguono come delle ombre alle gare. Che dire, io mi sento sul podio ogni gara che fate, continuate così e credeteci che le potenzialità le avete . Bravi ragazzi . TITO