D’accordo, sappiamo che una vera campestre, per considerarsi tale, deve essere piena di palta, adesso basta però…
Terza prova del Campionato Regionale a Desenzano del Garda e storia già vista diverse volte quest’anno, col pantano dominatore assoluto della scena. Oggi, a preparare meglio il terreno, c’erano pure un migliaio di Master che hanno arato i campi a tal punto da costringere gli organizzatori ad una modifica del percorso in tempo reale, per evitare ai ragazzi passaggi impossibili senza chiodi.
Campo gara peraltro spettacolare, col tracciato che si snodava tra filari di vite in un continuo e dolce saliscendi, in verità più godibile da fuori che coi piedi nella melma fino alle caviglie.
Per dovere (e piacere) di cronaca, segnalo le ottime prestazioni individuali dei ‘soliti’ Andrea Sambruna ed Erika Biroli (rispettivamente settimo e quarta di categoria) e di Lorenzo Autiero (terzo), supportati come sempre da un risultato di squadra all’altezza, benché decimata da improvvise e importanti defezioni dell’ultimo minuto.
Come dicevo domenica scorsa, oggi eravamo la squadra da battere e probabilmente ci sono riusciti; non ho la classifica finale sotto mano, ma l’impressione (scorrendo la lista degli iscritti) è che la concorrenza abbia svuotato cantine e armadi e si sia presentata in massa all’appuntamento. Fra due settimane c’è l’ultima prova alla quale speriamo di partecipare al completo, senza influenze e cagotti a decidere per noi.
E, giusto per non farci mancare niente, finale col brivido: dov’è il pullman per tornare a casa?
Impiantato in un prato con le ruote impastate nella palta, stile Fantozzi & Filini Tours.
Va bene tutto, ma spingere 10 m. di pullman fuori dal fango non è cosa da tutti i giorni e non bastano porconi, impegno e buona volontà per venirne a capo. Inevitabili a) la figura di emme, b) l’intervento del mitico trattorone d’ordinanza e tutti a casa, cotti e soddisfatti.
Ciao a tutti.
Alessandro R.