I tre capisaldi

Ogni istruttore, qualsiasi attività si accinga a proporre, deve innanzitutto sapere chi sono i suoi interlocutori, quali obiettivi desidera raggiungere, quali sono i contenuti e i metodi per realizzare i suoi obiettivi, attuando opportune strategie per verificare se e in che modo i suoi alunni hanno raggiunto ciò che si è prefissato. Sollevo questo argomento a causa di un episodio increscioso che è capitato domenica sul campo gara a Monza e ha visto protagonista il nostro caro istruttore Alessandro (per chi non lo conoscesse è l’“allenatore” dei piccoli).

E’ nostra abitudine, durante la gara, incoraggiare i nostri piccoli campioni affinché non sentano l’ansia della prestazione (cosa che accade puntualmente a ogni partenza) e per questo sia Tito che Alessandro sono disposti lungo il percorso e corrono ai lati con i piccoli di cinque anni come Greta e Simone (ultimo anno della scuola materna!!!!!), di sei come Elena, Riccardo, Lorenzo, Francesco…. e poi di seguito tutti gli altri campioni. Per tornare al punto della questione, ieri un signore, lungo il percorso gara, ha accusato Alessandro che il modo con cui incitava i suoi allievi avrebbe sviluppato in essi (secondo la sua mente da profano!) un agonismo negativo. Pover’uomo!!!! Abbiamo sempre profuso un grande impegno nell’esercitare la nostra professione in quanto amiamo moltissimo i bambini. I nostri principi sono forti e profondi e cerchiamo, pian piano, di trasmetterli ai bambini che ci vengono affidati. Nel tempo li abbiamo riuniti in tre capisaldi: il rispetto, l’amicizia, l’impegno. Desiderando fortemente ottenere, da parte dei nostri bambini, il saper rispettare, il sapersi impegnare e il saper essere amici di tutti. Crediamo molto in questa educazione e con il passar del tempo, osservando i nostri bambini, i loro comportamenti, il loro modo di vivere, il loro modo di giocare, consolidiamo sempre di più la nostra convinzione. Come prima osservazione si può constatare che si divertono sempre e comunque, ma quando si posizionano sulla linea di partenza sono un fascio di nervi. Ecco la valenza del lavoro di Alessandro durante le gare. Troppo spesso, alcuni adulti estranei alla nostra società e ignari della nostra coesa collaborazione, focalizzano come nostro obiettivo la sola vittoria dandole un’importanza che un bambino non darebbe mai.

Caro collega, ti ringrazio della tua preziosa collaborazione. Benvenuto nel mondo dell’insegnamento. Io incontro tutti i giorni persone che stanno al di la del muro dell”incompetenza”. Dobbiamo solo guardare oltre, avendo come obiettivo unico il benessere di ogni bambino.

I nostri ieri, oltre ad essere stati formidabili come prestazione, hanno dispensato buoni consigli ai partecipanti delle altre società. La nostra graziosissima Gaia Cherubini ha incoraggiato una bambina della sua stessa età che sulla linea di partenza, piangeva disperatamente. Quasi la prendeva per mano correndo insieme nel circuito. Tenere!!! Questi sono i principi che trasmettiamo ai nostri bambini. E’ vero anche che siamo gli unici che corriamo come disperati, ma è per SOSTENERE i nostri cuccioli!!!!! FORSE UN PO’ DI INVIDIA??????? Pazienza!!!!! Intanto vorrei ricordare che siamo primi in classifica anche grazie ai nostri Esordienti. Quindi carrellata di ringraziamenti a: Simone P., Greta Z., Lorenzo F., Francesco R., Riccardo B., Riccardo D., Elena S., Daniele F., Omar R., Gabriele G., Pietro P., Manuel R., Fabiana F., Lorenzo B., Gianluca L. P., Cautar D., Davide G.(sua prima gara), Fabio F., Enrico L., Benedetta C., Laura V., Sofia D.M., Martina P., Giacomo P., Gaia C.

Naturalmente un ringraziamento ad Alessandro e Tito.

 

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