VIIa Settimana Verde 1984 (Giro dell'Umbria)
(24-29 settembre 1984)
Terni-Arrone: km 15,200
Passignano-Castiglione del Lago : km 18,800
Castiglione del Lago (circuito): km 16,200
Gualdo Tadino-Gubbio: km 21,097
Perugia (circuito): km 15,000
Totale: km. 86,300 (media di 17,3 km a tappa)
Anche questa 7^ edizione della Settimana Verde 1984 ha visto al via i migliori podisti italiani e grossi nomi internazionali.
Il numero dei partecipanti è aumentato notevolmente e così pure la qualità.
I classificati finali furono:
Assoluti Uomini: 55
Assolute Donne: 14
Amatori Uomini: 320
Amatori Donne: 23
Totale podisti che hanno concluso la Settimana Verde 1984: 412
Tra gli Assoluti uomini 1° fu il polacco Bogumil Kus con 2° Orlando Pizzolato, 3° Milchelangelo Arena, vincitore della edizione scorsa 1983. Altro polacco al 4° Erick Nogala, Anelio Bocci (uno dei migliori maratoneti dell'epoca) al 5° e Marco Marchei al 6° posto. E via via altri grandi podisti.
Laura Fogli, Emma Scaunich e Antonella Bizioli occuparono il podio tra le donne. Erano le tre migliori maratonete italiane.
Anche tra gli Amatori-Masters c'erano grandi nomi.
Vinse il neozelandese John Davies che, in assoluto, avrebbe occupato l'8° posto. Nato in Gran Bretagna e trasferitosi da piccolo in Nuova Zelanda vinse la Medaglia di Bronzo ai Giochi Olimpici di Tokio sui 1500 in 3'39"06. Con l'età allungò le distanze e in Umbria pur a 45 anni corse sempre tra i grandi.
La Classifica Generale finale la potete vedere qui
Orlando Pizzolato stava preparando la Maratona di New York che di lì a poco avrebbe disputato e vinto, così come la rivinse nel 1985.
Lui e Laura Fogli era assidui della Settimana Verde proprio perché la consideravano un ottimo test per le loro future e ottime prestazioni a New York.
Così come ritornò Ambrogio Fogar della Viviam Centanni, 241° in 6h 28' 55".
Partecipò anche Luca Coscioni, 205° in 6h 13' 42". Anni dopo lo sfortunato atleta umbro, colpito da SLA, fu protagonista della battaglia sulla libera ricerca scientifica ed ora, per lui, opera la Fondazione Luca Coscioni.
Anche in questo 1984 gli Amici della Marcia parteciparono tra gli Amatori-Masters e fecero la loro bella figura.
Gli iscritti furono: Vincenzo Nappo, Giacomo Valtellina, Daniele Villa, Giuseppe (Giof) Conti, Giovanni Perini, Michele Tota, Vincenzo Guerra, Osanna Rastelli e Lidia Garrapa.
Tra gli Uomini si classificarono al 7° posto (i migliori 4) su 34 squadre e tra le Donne conquistarono il 2° posto (le migliori 2) su 6 squadre classificate.
Questa fu la classifica della 4^ tappa: Gualdo Tadino - Gubbio di km 21.097
Atleta | Gualdo Tadino-Gubbio |
Vincenzo Guerra |
1h 15' 44" |
Giovanni Perini |
1h 20' 16" |
Vincenzo Nappo |
1h 21' 02" |
Michele Tota |
1h 22' 11" |
Giacomo Valtellina |
1h 22' 26" |
Daniele Villa |
1h 23' 18" |
Giuseppe (Giof) Conti |
1h 28' 46" |
Lidia Garrapa |
1h 40' 16" |
Osanna Rastelli |
1h 43' 51" |
La loro classifica individuale finale fu invece questa:
Classifica generale | Atleta | Tempo totale |
31° |
Vincenzo Guerra |
5h 05' 29" |
56° |
Giovanni Perini |
5h 22' 53" |
90° |
Giacomo Valtellina |
5h 36' 29" |
82° |
Michele Tota |
5h 32' 55" |
91° |
Daniele Villa |
5h 37' 29" |
159° |
Giuseppe (Giof) Conti |
5h 57' 21" |
10a |
Osanna Rastelli |
6h 49' 07" |
11a |
Lidia Garrapa |
6h 52' 05" |
Vincenzo Nappo si è ritirato o non è partito nell'ultima tappa. Al termine della 4^ tappa era 56° in classifica generale.
La foto in basso ritrae Gianfranco Zampolini con il numero 449 (51° in 5h 17' 26") nel corso della 4^ tappa: Gualdo Tadino-Gubbio (km 21,097).
Ce la facciamo raccontare direttamente dal protagonista:
"Quell'anno ci fu un incremento di partecipanti notevole. Di conseguenza anche la qualità si alzò. Io stesso ero migliorato ma poi in classifica mi ritrovai più indietro dell'anno precedente. Mentre nel 1983 in qualche tappa sono riuscito a seguire per dei lunghi tratti la Emma Scaunich, in questo 1984, lei si dimostrò imprendibile e allora ecco che veniamo alla foto in questione"
Quando è stata scattata la foto?:
"L'immagine è stata scattata intorno al 15°km della 4^ tappa che andava da Gualdo Tadino a Gubbio ed ero insieme con Antonella Bizioli"
Raccontaci come andò:
"La tappa si presentava, come le altre del resto, molto dura.
C'era un gran caldo, ma soprattutto la strada era tutta un saliscendi con l'arrivo a Gubbio in leggera salita.
Partimmo e, come succede spesso quando ci sono personaggi famosi, si formarono dei gruppi; uno dei quali era quello che seguiva la Bizioli, ed io ero lì.
Deciso a seguirla. Mentre nelle prime tre giornate ero riuscito a contenere il mio distacco al di sotto dei 15 secondi quel giorno volevo arrivare con lei.
Il ritmo, fin dall'inizio, fu sostenuto: sui tratti in piano viaggiavamo intorno a 3'35" - 3'37" al km. Ma il percorso, ripeto, era impegnativo.
Guardavo l'orologio ad ogni chilometro, tenevo duro, ma la cosa non la vedevo per niente bene. Ero preoccupato.
La Bizioli continuava ad un ritmo davvero infernale, almeno per me. Man mano che i chilometri passavano il nostro gruppo si sfaldava"
Dalla foto si vede che eri impegnato:
"Fatica, era proprio fatica. La foto mi ritrae poco prima di decidere che forse sarebbe stato meglio mollare.
Del grosso gruppo iniziale intorno ad Antonella Bizioli eravamo rimasti in tre. Gli altri due della foto resistettero fino all'arrivo.
Ma per me resistere sarebbe equivalso ad arrivare sulle ginocchia e non si sa dopo quanto tempo.
Pian piano, negli ultimi chilometri, sulla lunga strada rettilinea che sale a Gubbio, mi sfilai, proseguendo con un ritmo che mi avrebbe consentito di finire dignitosamente.
Li vedevo allontanare sempre più e alla fine arrivai con poco più di 200mt di distacco, ma godendomi con grande sollievo liberatorio l'arrivo in leggera discesa lungo il corso principale di Gubbio"
Come finì:
"Il cronometro così sentenziò: Antonella Bizioli concluse in 1h 17' 29", Gianfranco Zampolini in 1h 18' 33"
Incredibile a dirsi, è l'unico riferimento cronometrico che ho sulla Mezza Maratona.
L'ho scoperto proprio ora, visionando la classifica"
Non male:
"Ma arrivai piuttosto provato. Non ero un maratoneta.
E mettiamoci pure che avevamo già tre corse nelle gambe.
Infatti, come era successo l'anno precedente cedetti ancor più nell'ultimo giorno.
Alla fine della Settimana Verde, Antonella Bizioli mi rifilò un distacco di 3'24". Che, su oltre 5 ore e 1/4 di corsa, non è poi disonorevole.
Era pur sempre la terza più forte maratoneta italiana. Ed io un semplice amatore podista "fai da te".
Cosa ricordi della Settimana Verde di quegli anni:
"La prima volta che l'ho corsa, il timore di non poter reggere cinque giorni di corse consecutive.
Ma c'era la curiosità di mettersi alla prova in una esperienza nuova nel mondo del podismo.
Ricordo il clima di soddisfazione a poter correre, per noi amatori, in mezzo a tanti campioni. Erano le prime gare in cui potevi stare in contatto con i più forti.
Per esempio l'anno successivo, nel 1985, pur non partecipando a tutto il giro, una tappa la feci. Quella che si corse vicino al mio paese: la Montecchio-Giano dell'Umbria.
Feci tutti i 15km con Laura Fogli, il marito Giuseppe Rossetti che sempre l'accompagnava (correndo) e il solito gruppo di "gabbiani" che si erano raccolti intorno.
Lei non tirava al massimo perché stava preparando New York, ma comunque si andava forte, proprio forte, io ero al limite, ma arrivai con lei.
La Fogli e Pizzolato partecipavano assiduamente perché ritenevano fondamentale questo test in Umbria in funzione della preparazione alla Maratona di New York.
E direi che avevano ragione se poi Orlando Pizzolato vinse New York nel 1984 e 1985 e la Fogli, dal 1981 al 1989 non andò mai oltre il 4° posto con due volte 2^ e tre volte 3^"
Era il Festival del podismo:
Direi proprio di sì. Era ciò che per i ciclisti rappresenta il Giro d'Italia.
Se scorriamo l'Albo d'Oro di quegli anni possiamo notare che non c'era maratoneta di livello che non abbia partecipato.
Per citare solo i vincitori:
1978 - Stefano Fabbri, nazionale di maratona
1979 - Silvano Penzo, nazionale di maratona e al 2° posto l'inglese Ron Hill, Campione Europeo di Maratona ad Atene 1969 e vincitore a Boston nel 1970
1980 - Massimo Magnani
1981 - Massimo Magnani
1982 - Gary Fanelli, americano, olimpionico
1983 - Michelangelo Arena, campione italiano di Maratona nel 1980 e 1981
1984 - Bogumil Kus, e Orlando Pizzolato al 2° posto.
Tutti i migliori maratoneti italiani sono passati almeno una volta per la Settimana Verde, così come le donne, con Laura Fogli in testa. E tantissimi campioni stranieri. Molti ritornavano nel corso degli anni.
Poi con il tempo sono sopraggiunti problemi organizzativi, di budget soprattutto, e di lì a poco l'esperienza della prima corsa podistica a tappe italiana si concluse.
Per essere ripresa in epoca recente.
Ma l'odierno Giro dell'Umbria, pur ricalcando la formula del tempo non può certo far rivivere le stesse emozioni.